Pangea Aerospace, startup specializzata nello sviluppo di sistemi di propulsione per l’industria aerospaziale, chiude un aumento di capitale da 23 milioni di euro guidato da Hyperion Fund, fondo di venture capital spagnolo. Al round partecipano anche gli investitori già presenti nel capitale della società, tra cui Primo Capital tramite il fondo Primo Space, che supporta Pangea dal 2021, e CDTI Innvierte. Tra i nuovi soci figura anche André-Hubert Roussel, ex CEO di Ariane Group.
Fondata nel 2018, con sede a Barcellona e Tolosa, Pangea Aerospace è una società specializzata nello sviluppo di tecnologie avanzate di propulsione che consentono di realizzare razzi più efficienti e riutilizzabili, basati sull’utilizzo di propellenti sostenibili. Le soluzioni di Pangea offrono un’alternativa efficiente e sostenibile per la mobilità nello spazio, contribuendo a ridurre significativamente i costi di lanciatori, satelliti e veicoli di trasferimento orbitale.
Grazie a questo finanziamento, l’azienda accelererà l’espansione sul mercato europeo, puntando a consolidare la propria base di clienti privati e istituzionali. Pangea è stata selezionata alcuni mesi fa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per progettare e sviluppare il motore ad alta spinta (high thrust rocket engine) per i futuri lanciatori europei riutilizzabili, ed è inoltre coinvolta in diversi programmi per lo sviluppo e l’integrazione del suo motore Arcos e per il riutilizzo degli stadi superiori del razzo utilizzando la tecnologia aerospike. Parallelamente, la società collabora con l’ESA e un consorzio di imprese europee per progettare, produrre e validare tecnologie chiave per la prossima generazione di motori spaziali di grandi dimensioni, tramite due contratti strategici che ne rafforzano la posizione come uno dei principali attori nel panorama della propulsione spaziale in Europa.
Il nuovo capitale permetterà a Pangea di potenziare le proprie capacità di produzione, integrazione e collaudo, promuovendo lo sviluppo di tecnologie strategiche utili a rafforzare la sovranità spaziale europea in un momento di forte cambiamento del contesto geopolitico globale.
Attualmente vengono lanciati nello spazio in media quattro-cinque satelliti al giorno, che si aggiungono ai circa 10mila già in orbita. Entro il 2025, le proiezioni indicano che saranno lanciati tra i 2.500 e i 3.000 satelliti, grazie all’espansione delle megacostellazioni e alle nuove iniziative nel campo delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra.
Secondo i dati del 2023 – riferisce una nota diffusa dalla startup – il 52% di questi lanci è stato effettuato da operatori statunitensi, di cui l’84,4% da SpaceX. Nel frattempo, la Cina ha effettuato il 30% dei lanci. In risposta, le autorità europee si stanno impegnando a sviluppare le proprie capacità in questo settore critico, essenziale per le telecomunicazioni, la mobilità e la difesa, per raggiungere al più presto l’indipendenza strategica.
I sistemi di propulsione rappresentano in genere il 30% del costo totale di sviluppo di un razzo. Inoltre, questi definiscono le prestazioni di un lanciatore e sono responsabili del 50% dei fallimenti di lancio, rendendoli un fattore chiave per lo sviluppo del settore.
Pangea Aerospace è tra le principali aziende in Europa specializzate esclusivamente nella propulsione spaziale, con un’offerta che spazia da piccoli motori per veicoli spaziali a sistemi di propulsione ad alta spinta per lanciatori. La società segue un modello di business simile a quello di Rolls-Royce nell’industria aeronautica, già validato da diversi clienti privati.
Il vantaggio competitivo dell’azienda risiede nelle sue tecnologie proprietarie, che consentono la realizzazione di sistemi di propulsione più efficienti ed economici, permettendo ai clienti di massimizzare le prestazioni di lancio e di ridurre tempi e costi di sviluppo. Questo risultato è ottenuto grazie al particolare know-how su materiali e leghe avanzate, alla tecnologia aerospike, alla produzione additiva, ai sistemi di raffreddamento innovativi, alla riutilizzabilità e ai propellenti sostenibili.
Questa competenza è fondamentale per il futuro dell’industria e rafforza la posizione di Pangea come leader globale nella propulsione spaziale. Pangea è la prima azienda al mondo ad aver effettuato con successo un test di accensione di un motore aerospike utilizzando propellenti sostenibili come il metano liquido e l’ossigeno, una tecnologia nota per la sua scalabilità, sostenibilità e riutilizzabilità.
Finora Pangea aveva raccolto 8 milioni di euro affermandosi come player di rilievo nel settore e contando sul supporto continuo di investitori di riferimento come Primo Space, che ha sempre creduto nella qualità del team e delle sue tecnologie. L’azienda ha attualmente otto contratti attivi tra clienti privati e istituzionali e prevede di raddoppiare le entrate entro il 2025, con una pipeline commerciale che supera i 120 milioni di euro.
Il team (nella foto) che ha fondato Pangea è composto da esperti con un background nell’aerospazio e nel business, con esperienze maturate in aziende di riferimento come Airbus, Northrop Grumman e AVIO. I co-fondatori tecnici Adrià Argemí, Nicola Palumbo, Federico Rossi e Rasmus Bergström si sono formati in Italia presso l’Università La Sapienza di Roma. Grazie all’investimento, Pangea prevede di raddoppiare l’organico e potenziare la propria capacità di produzione, integrazione e collaudo.
Con questa operazione, Hyperion Fund avvia la sua fase di investimento dopo aver raccolto 150 milioni di euro come importante fondo europeo dedicato all’aerospazio, alla cybersicurezza, all’IA e alla difesa. Dopo aver valutato oltre 220 aziende, Hyperion sta attualmente negoziando con le migliori realtà dei Paesi NATO nei settori dell’intelligenza artificiale, della robotica, della geolocalizzazione, della fotonica, dell’elettromagnetica e dell’aeronautica.
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