Lanciata la 17esima missione di ION di D-Orbit

Wish Upon a Star è la 17esima missione commerciale del veicolo di trasferimento orbitale (OTV), ION Satellite Carrier (ION) di D-Orbit.

L’OTV è stato lanciato l’11 marzo 2025 a bordo della missione Transporter-13 di SpaceX alle ore 23:43 PT (06:43 UTC – 15 marzo) dallo Space Launch Complex 4 (SLC-4E) presso la Vandenberg Space Force Base in California. Un’ora dopo il decollo, il veicolo ION, SCV Marvelous Mathias, è stato dispiegato in un’orbita eliosincrona (SSO) a 510 km di altitudine.

“Wish Upon a Star è la nostra terza missione dall’inizio del 2025, un anno che è già caratterizzato da una domanda in costante crescita per servizi di trasporto orbitale e da una forte esigenza di soluzioni affidabili e flessibili – dice in una nota Matteo Andreas Lorenzoni, VP commercial strategy di D-Orbit, nella foto insieme al team della missione – Il nostro impegno nei confronti dei nostri clienti, nuovi e ricorrenti, è di continuare a lavorare per rendere lo spazio più sicuro e accessibile.”

ION Satellite Carrier è il veicolo spaziale versatile capace di trasportare e rilasciare satelliti in slot orbitali distinti. Può anche ospitare payload di terze parti, comprese tecnologie innovative, esperimenti di ricerca e strumenti che richiedono test in orbita. Inoltre, ION può supportare servizi di edge computing e cloud spaziali, offrendo agli operatori satellitari avanzate capacità di archiviazione e calcolo in orbita.

Il team di controllo missione di D-Orbit sta ora conducendo la fase di lancio e primo inserimento orbitale (LEOP), preparando il terreno per la successiva fase operativa.

In questa missione, ION ospita a bordo diversi payload: 

  • H.E.R.M.E.S. (High energy rapid modular ensemble of satellites) Pathfinder: una missione principalmente finanziata da Agenzia Spaziale italiana (ASI) e con il contributo di Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Politecnico di Milano (POLIMI), Università degli Studi di Cagliari (UNICA) e Commissione Europea. H.E.R.M.E.S. implementa il rivoluzionario concetto di sensori distribuiti nello spazio per una nuova era scientifica, attraverso una costellazione pilota di 6 CubeSat che, operando in triplette, rileveranno, localizzeranno e trasmetteranno rapidamente alla comunità scientifica eventi astronomici casuali come i Gamma Ray Bursts (GRBs). La missione include un innovativo spettrometro miniaturizzato, concepito e sviluppato dall’INAF, installato su una piattaforma 3U molto agile progettata, sviluppata e testata dal PoliMi ASTRAlab. La costellazione è in grado di monitorare continuamente quasi l’intero cielo e, grazie alle sue capacità di co-puntamento, può trasmettere rapidamente le coordinate degli eventi cosmici rilevati agli scienziati entro pochi minuti tramite un collegamento continuo con la costellazione Iridium, la rete di stazioni di terra dedicate, il Centro Operativo Scientifico e il Centro Operativo della Missione, tutti implementati grazie ai finanziamenti nazionali dell’ASI.
  • DARK, di Arkadia Space: il primo dimostratore in orbita di Arkadia Space testerà due dei suoi propulsori 5 N Triton in condizioni orbitali. Dark è sia un sistema propulsivo completo che un test center in miniatura in grado di fornire il propellente in condizioni adeguate, azionare e comandare i propulsori, acquisire e misurare oltre 60 canali di telemetria e registrare i dati per l’analisi a terra. 
  • Clustergate-1, di DPhi Space: il volo inaugurale di Clustergate, una piattaforma condivisa per payload che facilita l’accesso all’orbita. Trasporta sei payload da diverse istituzioni commerciali e accademiche, tutti collegati al computer di bordo Phoenix, progettato per fornire un’integrazione plug-and-play e capacità avanzate di edge processing nello spazio. Inoltre, Clustergate-1 ospita diversi payload software, con la capacità di integrarne altri durante il volo.
  • GO-2 Propulsion System, di Morpheus Space: una soluzione ad alta performance progettata per rispondere alle necessità rigorose delle moderne missioni spaziali. Sfruttando la tecnologia FEEP, il sistema GO-2 system offre precisione, efficienza e affidabilità per missioni che richiedono propulsione a bassa spinta e alta efficienza. Il design scalabile lo rende adattabile per un’ampia gamma di applicazioni, dal deorbiting al controllo della spinta, alla gestione delle costellazioni.
  • AlbaPod 6P, di Alba Orbital: due deployer per satelliti 6P PocketQube. I PocketQubes, generalmente a forma di cubo con lati di 5 cm e massa massima di 250 grammi, sfruttano componenti commerciali standard. AlbaPod 6P mira a fornire una piattaforma di dispiegamento affidabile per questi piccoli satelliti, ampliando ciò che può essere ottenuto con asset spaziali su piccola scala. I deployer ospitano diversi PocketQubes, ciascuno con i proprio obiettivi di ricerca. In particolare, su questa missione rilasceranno HADES-ICM, HYDRA-W, UNICORN-2O, 2P & 2Q.
  • Beyond Burials – Shooting Star Memorial, di  Beyond Burials:  un payload simbolico che trasporta i resti umani in un viaggio orbitale prima del rientro in atmosfera terrestre, come tributo celeste finale.  

ION ospita anche un ulteriore payload di un cliente non divulgato.

D-Orbit ha lanciato il suo primo ION nel settembre 2020. Con questo lancio, l’azienda avrà trasportato nello spazio oltre 180 payload complessivamente.

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