Gerard Reid, l’indipendenza energetica europea passa per il solare

Gerard Reid è uno dei principali esperti di temi che riguardano la transizione energetica, è attivo anche come investitore ed è autore di un seguitissimo blog, nonché il keynote speaker della prima edizione dell’EnergyTech Conference organizzata da Green Horse Advisory e Verdian (di cui abbiamo scritto qui dove trovate tutte le info per partecipare e per applicare al contest per startup). 

“L’Europa deve puntare a diventare indipendente dal punto di vista energetico, ad avere un sistema che sia pulito e resiliente e questa è la sua sfida principale e per farlo dobbiamo puntare sulla elettrificazione – dice Reid a Startupbusiness -. Ciò vale per tutti gli aspetti, la mobilità per esempio, ma il vero impatto sia ha sul processo di transizione dei sistemi di riscaldamento, ci dobbiamo sganciare dal gas, ma come possiamo farlo? Puntando su tre elementi: solare, batterie e sistemi di controllo altamente efficienti e tecnologici, cosa che prevede investimenti sui semiconduttori”. 

Il solare è fondamentale perché è una tecnologia semplice, che arriva sul mercato molto rapidamente, è semplice e veloce da installare e ha costi sempre più bassi, solo nell’ultimo mese si sono ridotti del 15%. Le batterie che già sono praticamente ovunque sono oggetto di un continuo processo di evoluzione che già si è fortemente sviluppato e che continua migliorare, i sistemi di controllo sono il campo in cui l’Europa può fare la differenza perché ha esperienza e competenze nell’ambito, serve puntare su sistemi digitali per la gestione e fare anche ricorso all’intelligenza artificiale che però, ricorda Reid, “consuma molta energia, quindi è fondamentale tenere presente che serviranno sempre più quantità di energia, vediamo quello che già sta avvenendo negli USA dove qualcuno, per fare fronte a questa crescente domanda di energia, ha perfino proposto di riaprire le centrali nucleari già dismesse”. Recente la notizie del progetto di riaprire la centrale nucleare di Three Mile Island che nel 1979 fu protagonista di uno dei più gravi incidenti della storia del nucleare, l’idea è quella di riattivarla per produrre l’energia necessaria ad alimentare i sistemi di IA dei grandi colossi, a partire da Microsoft.

I tre elementi che Reid indica come principali: solare, batterie e sistemi di controllo, possono essere anche coadiuvati da altre fonti ma nessuna alternativa ha le medesime proprietà, per esempio, dice l’esperto, il nucleare sarà importante ma non maggioritario e di certo non è scalabile come il solare: “nella storia non c’è mai stato un progetto di centrale nucleare che è stato costruito nei tempi e nei costi previsti mentre il solare ha costi che continuano a diminuire sensibilmente, dobbiamo puntare sul solare, costruire una centrale nucleare richiede dieci anni, i pannelli solari si installano in tempi rapidissimi”. 

Questa scelta ha anche un impatto sociale ed educativo significativo in quanto aiuta a sensibilizzare le persone verso il processo di transizione: “dobbiamo fare in modo che tutti siano più consapevoli e i pannelli solari aiutano perché sono ovunque, la gente li vede, sa di averli sui tetti delle case, sono vicini e questa vicinanza, diversamente da quanto accade per una centrale che è lontana che non si vede, aiuta a comprendere meglio il ciclo della produzione e del consumo di energia. Ciò è importante anche per sviluppare l’elemento di efficienza, quindi dell’utilizzo intelligenze che riduce gli sprechi, che insieme alla produzione pulita è fondamentale per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza energetica e della riduzione delle emissioni”.  

Infine Reid sottolinea come in questo processo il ruolo delle startup sia fondamentale: “dobbiamo continuare ad accelerare, la velocità del cambiamento deve accelerare e le startup sono in grado di portare non solo nuove tecnologie ma anche nuovi modelli di business, nuove idee, nuovi modi di esecuzione per rendere più rapida l’adozione delle nuove tecnologie. La transizione energetica è un processo innescato e sta accelerando e non è nemmeno pensabile rallentarlo o fermarlo, e tutti sono coinvolti: gli utenti, gli operatori, i produttori che devono quindi abbracciare l’innovazione”. (la foto è tratta dal sito di Alexa Capital di cui Reid è co-fondatore e partner).

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