La Commissione europea ha lanciato due programmi per le startup: la Startup Europe Partnership e l’ European Digital Forum, entrambi sono supportati dal Leaders club composto dagli imprenditori innovativi europei che hanno portato le loro imprese al successo, i medesimi che hanno promosso lo Startup Manifesto. A loro la Commissione europea ha chiesto consigli e suggerimenti per implementare i due programmi e la prima azione si è concretizzata nella creazione di un segretariato per ognuno dei due programmi.
Per il programma Startup Europe Partnership il segretariato è stato affidato a Mind The Bridge e Nesta e a loro si aggiungerà presto un’altra organizzazione con sede a Berlino. Nesta è organizzazione no-profit britannica che ha come missione quella di aiutare singole persone e organizzazioni a sviluppare idee innovative, Mind The Bridge Foundation è anch’essa organizzazione no profit che ha come missione il sostegno della imprenditoria e della venture economy. Mind The Bridge ha oggi sede negli Stati Uniti ma entro pochi giorni aprirà ufficialmente la sede europea in Italia come anticipa a Startupbusiness Albero Onetti, chairman di Mind The Bridge Foundation (nella fotografia è a sinistra, insieme a Marco Marinucci fondatore dell’organizzazione che opera tra l’Eurppa e la Silicon Valley).
“Obiettivo del programma – dice Onetti – è quello di fare lo scale-up delle startup europee coinvolgendo diversi attori e principalmente le grandi aziende sia europee sia extraeuropee perché sono loro a costituire la maggiore opportunità per le potenziali exit delle startup. Il nostro primo obiettivo è quindi quello di creare matching tra le grandi corporation e le startup che selezioneremo e per realizzarlo intendiamo dare il via a un tour nelle principali capitali europee e collaborare con investitori, incubatori, acceleratori e altre organizzazioni che lavorano direttamente con le startup. Questa operazione non sarà però una semplice azione di promozione o di studio delle opportunità ma andrà direttamente sul concreto perché chiederemo alle grandi aziende di impegnarsi aprendo con noi e con le startup un canale operativo capace di portare a potenziali investimenti o acquisizioni, per questo alle grandi imprese chiederemo di inviare manager con potere decisionale a questi incontri che organizzeremo a partire da subito dopo l’estate”.
Telefonica, Orange e BBVA (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) sono le tre grandi imprese che già hanno aderito al progetto e fanno parte del comitato di indirizzo che supporterà il lavoro dei membri del segretariato. “Nello steering committee – spiega Onetti – ci sono anche la Cambridge University, IE Business School, HIIG (Humboldt Institute for Internet and Society) Berlin, European Investment Bank Group e l’European Investment Fund che potrà agire per affiancare gli investimenti delle grandi aziende nelle startup”.
Questa operazione ha l’ambizione di mettere l’Europa al centro della mappa e del traffico qualificato dell’ecosistema globale delle startup, cosa che oggi non avviene e che invece deve accadere per sfruttare le potenzialità che ci sono e portare la scena delle startup europee a un nuovo livello di maturazione: “la sfida è certamente ora quella di mantenere le promesse, sfida non certo da poco ma siamo pronti e decisi a vincerla, il programma è ambizioso e non è finanziato dalla Commissione europea che ha dato il suo endorsment ma non vi sono fondi pubblici coinvolti, l’obiettivo è coinvolgere le corporation in modo che siano loro stesse a volere supportare il progetto”.
Oltre alle attività di matching tra startup e grandi imprese il programma Startup Europe Partnership lavorerà anche a strumenti che consentiranno di condividere le best practice e a una mappa dell’ecosistema. “A proposito di mappe – conclude Onetti – stiamo per lanciare insieme a Startup Compass un’indagine specifica sull’Italia insieme a una sulla Germania e a una sulla Russia al fine di iniziare ad avere un quadro dettagliato e aggiornato dell’ecosistema (prossimamente su Startupbusiness saranno pubblicati maggiori dettagli su questo progetto, ndr)”.
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