Da Area Science Park un milione di euro per l’innovazione deeptech

Area Science Park, ente pubblico di ricerca del ministero Università e ricerca, lancia Deep Tech Revolution, nuova iniziativa del valore di un milione di euro dedicata al supporto di progetti d’impresa innovativi ad alta tecnologia. Il programma nasce per promuovere e sostenere ricerca di frontiera e innovazione deeptech con focus su quattro settori identificati come aree chiave per lo sviluppo di tecnologie di grande impatto, ovvero scienze dei materiali, digitale avanzato, filiere energetiche verdi e scienze della vita.

Il programma finanzia a fondo perduto cinque progetti innovativi ciascuno per un massimo di 200mila euro di cui una metà erogata in denaro e una metà erogata in forma di servizi. Il contributo in denaro è destinato alla copertura di spese connesse all’attività di ricerca e sviluppo, come per esempio i costi legati a spese di consulenza, l’acquisizione di beni immateriali, strumenti e attrezzature per lo svolgimento di attività tecnico-scientifiche di ricerca e sviluppo sperimentale.

Il restante 50% è erogato in forma di servizi di accelerazione di impresa e accompagnamento alla crescita e di servizi ad alta tecnologia. Ricercatori e startupper promotori dei progetti finanziati avranno per la prima volta accesso privilegiato a infrastrutture di ricerca e laboratori di Area Science Park. Fanno parte dell’offerta i laboratori per indagini strumentali, biologia strutturale, cellulare e molecolare, e il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica; la strumentazione per l’analisi dei nanomateriali e dei materiali innovativi per l’energia con il Laboratorio di Microscopia Elettronica; l’infrastruttura di calcolo High Performance Computing (HPC) con il laboratorio di Data Engineering, e la rete dei dimostratori del Digital Innovation Hub.

Il programma, che prenderà il via dopo l’estate, ha una durata di dodici mesi e prevede, inoltre, due study visit internazionali che metteranno i partecipanti in contatto diretto con i principali ecosistemi di innovazione e ricerca a livello globale attraverso visite a centri di eccellenza e incontri con esperti, imprenditori e ricercatori; oltre a bootcamp formativi e di capacity building e attività di networking tramite eventi ad hoc e incontri per favorire collaborazioni, investimenti e crescita strategica tramite connessioni con attori chiave. Prevista anche la possibilità di conferire ai vincitori una borsa di ricerca annuale per un giovane ricercatore che potrà essere coinvolto nell’attività di ricerca e sviluppo da svolgere nell’ambito del progetto presentato.

La call per partecipare al programma Deep Tech Revolution è aperta: si rivolge a startup, spin-off, singoli ricercatori e gruppi di ricerca con progetti che mirano a sviluppare o a validare soluzioni all’avanguardia nell’ambito del deep tech, dimostrando la fattibilità tecnica della soluzione proposta e preparandola per applicazioni industriali o commerciali. I progetti candidati saranno valutati da un comitato tecnico scientifico internazionale secondo criteri che includono l’innovatività della soluzione, l’impatto potenziale, la scalabilità e la replicabilità, nonché l’utilizzo efficace dei servizi ad alta tecnologia offerti. Il termine ultimo per le candidature, da presentare nelle modalità indicate sul sito di Area Science Park, è fissato per il 30 giugno 2025.

“Il programma Deep Tech Revolution rappresenta un ulteriore strumento nello sviluppo della strategia pluriennale di Area, nell’ottica di una piena integrazione tra i tradizionali servizi all’innovazione delle PMI, la generazione d’impresa orientata alle startup tecnologiche e le attività legate alle infrastrutture di ricerca e ai laboratori ad alta tecnologia che l’ente ha realizzato negli ultimi anni – dice in una nota la presidente di Area Science Park Caterina Petrillo – Abbiamo scelto di investire nel programma con un nostro finanziamento perché pensiamo sia fondamentale sostenere la deep tech promuovendo idee progettuali e soluzioni con un impatto potenziale sulla società molto elevato, anche se non immediato. Una soluzione che nasce dalla ricerca può non essere semplicemente incrementale, come avviene in generale nell’innovazione tecnologica, ma dirompente perché qualitativamente nuova. Se il mercato è in grado di assorbirla si può assistere a una vera trasformazione di paradigma”.

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