Si chiama Artificial Intelligence Metamorphosis ed è il nuovo programma di NTT Data che si propone di rivoluzionare il modo di lavorare delle imprese italiane attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il programma è stato presentato da Ludovico Diaz che ha da poco assunto l’incarico di amministratore delegato di NTT Data in Italia dopo averci lavorato fino al 2014 è oggi rientrato con il compito di dare nuovo slancio alle operazione della multinazionale giapponese nel nostro Paese.
L’obiettivo del programma è un cambio di paradigma che vuole abbracciare tutta l’organizzazione aziendale, dal modello organizzativo interno, ai modelli di business, all’offerta per i clienti, superando il mero concetto di riduzione di costi e concentrandosi sul miglioramento delle performance, esplorando possibilità non percorribili prima della diffusione dell’IA.
L’iniziativa fa parte di una più ampia strategia globale che dall’inizio dello scorso mese di aprile ha visto confluire le attività di NTT Data e NTT Ltd. in NTT Data Inc., colosso che raggruppa le operazioni al di fuori del Giappone e conta oltre 190mila dipendenti in più di 50 paesi con ricavi superiori ai 30 miliardi di dollari, di questi 6mila sono i dipendenti in Italia, e si prevede ne verranno assunti ulteriori 1500 entro i prossimi quattro mesi, e il fatturato della filiale è al momento pari a 650 milioni di euro e l’obiettivo è raggiungere un miliardo di euro entro il 2028 come sottolinea Diaz il quale afferma anche che l’Italia è tra le prime sette geografie al mondo insieme a Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Spagna dove ha una presenza molto forte e dove ha avuto anche sede la scorsa edizione dei Gobal eAwards destinati alle startup di tutto il mondo.
Questa integrazione abilita un ulteriore vantaggio competitivo per la multinazionale giapponese che ora dispone di un’offerta di trasformazione IA davvero end to end che spazia dalla consulenza alle infrastrutture, data center e connettività, passando per la realizzazione di soluzioni e piattaforme digitali e la fornitura di servizi gestiti.
“Già oggi il 20% dei dipendenti di NTT Data lavora con strumenti di IA – dice Diaz – obiettivo è arrivare presto al 40% si tratta di un programma globale che fa leva anche su attività di ricerca e sviluppo, attività in cui investiamo ogni anno circa 4miliardi di euro, vale a dire il 30% del nostro margine che è destinato sia a programmi di innovazione sia di sostenibilità, tra queste anche lo sviluppo di un nostro proprio LLM (large language model, ndr) denominato Tsuzumi che è il primo pensato sul linguaggio giapponese ed è in fase di sviluppo presso i nostri laboratori giapponesi già da due anni. E’ un progetto per noi importante non solo per i risultati ma anche perché mostra al mercato la nostra capacità di sviluppare nuove tecnologie e non solo di essere un integratore di sistemi”.
Il programma AI Metamorphosis nasce internamente in NTT DATA Italia, per poi essere lanciato sul mercato con l’obiettivo di accompagnare le grandi organizzazioni italiane in quest’evoluzione abilitata dall’AI dopo aver testato, sperimentato, sviluppato le competenze e le soluzioni da offrire ai clienti al fine di trasformare le funzioni aziendali come HR, finance, legal, marketing; trasformare la value chain ovvero il modo di lavorare e offrire servizi a valore ai clienti e trasformare la value chain dei propri clienti, supportandoli in questo percorso di trasformazione AI driven.
L’azienda inoltre integrerà i propri sistemi con la piattaforma interna proprietaria AXET, che permette a tutti i dipendenti l’accesso a una genAI sicura e contestualizzata sulle esigenze dei singoli team ed individui, per migliorare le performance di sviluppatori, consulenti e in generale di tutte le funzioni a supporto del business. La piattaforma, che consolida ed integra soluzioni proprietarie sviluppate da diverse realtà del gruppo e tecnologie commerciali di terze parti, sarà disponibile per tutti i dipendenti da settembre 2024, ma le singole soluzioni sono già utilizzate da oltre 9mila dipendenti per più di 1.400 progetti e con 100 use cases verticali.
“Si tratta di un cambio di paradigma che si inserisce in un momento di evoluzione molto importante e molto veloce, credo che servano le competenze e l’impegno di tutti, e anche la consapevolezza delle implicazioni, pertanto credo che l’iniziativa AI Act della Unione Europea sia importante, è un primo passo in un terreno del tutto nuovo ma è fondamentale prendere in considerazione gli aspetti etici, si tratta di un atto pionieristico e coraggioso che aiuta delineare principi e linee guida”, conclude Diaz.
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